Definitivo via libera al Psc a Soragna. Ma la minoranza si astiene

Dalla Gazzetta di Parma del 21-08-2012

Dopo anni di attesa e di elaborazione di progetti, di studi e di inserimenti e modifiche sulla realtà del territorio di Soragna, il nuovo Piano strutturale comunale è finalmente giunto alla sua fase finale ed è stato approvato dalla sola maggioranza consiliare di centrodestra, mentre l’opposizione ha preferito scegliere la via dell’astensione.
Il documento, con  costi a carico del Comune, come ha dichiarato il sindaco, alla data del 2010 avevano già raggiunto i 400 mila euro, ha sostituito il superato Piano regolatore ed  è stato presentato dall’assessore all’Urbanistica Maria Luisa Pezzani che ne ha messo in evidenza la «dettagliata fotografia» sotto gli aspetti fisico, ambientale, vincolistico, demografico, storico e socio-economico.
«Il nuovo Psc - ha detto la responsabile del settore - è uno strumento di programmazione generale che definisce la disciplina d’uso e le trasformazioni del suolo, sceglie le linee di assesto e di sviluppo del territorio per circa una ventina di anni, individuando gli interventi di tutela, valorizzazione e trasformazione urbanistica in coerenza con i limiti di sostenibilità ambientale e di adeguata rispondenza dei servizi».
All’interrogativo «quali sono stati i fattori che hanno condizionato le scelte dell’Amministrazione dopo aver coinvolto nella stesura tutte le realtà politiche, economiche, culturali e produttive?» la   Pezzani ha elencato: «la formulazione di regole certe e trasparenti, la nuova coscienza ambientale, la riduzione del consumo di suolo, la qualità della vita ed il rispetto del patrimonio storico ed artistico di Soragna, tenendo altresì una particolare attenzione agli interventi sugli insediamenti agricoli con caratteristiche storiche ed architettoniche di una realtà rurale caratteristica della nostrazona».
Al Psc farà poi seguito il Rue (Regolamento urbanistico edilizio) che definisce le modalità di intervento nel territorio, con norme sul costruire, trasformare e conservare opere edilizie.
Alla seduta consiliare erano presenti anche l’architetto Guido Leoni redattore del Psc ed alcuni tecnici dello studio Ambiter che hanno poi illustrato nei dettagli il nuovo strumento.
Si è parlato di ambiti di riqualificazione, di aree verdi e di aree che non diventeranno oggetto di edificazione, di edilizia convenzionata sociale, di incentivi per il risparmio energetico, di zone agricole di tutela paesaggistica e di altre specializzate nelle quali la rigida normativa consente il compostaggio di solo materiale derivante dall’agricoltura.
Particolare attenzione è stata rivolta anche alle frazioni: per Castellina nessun nuovo ambito ma il solo ampliamento di un’attività già esistente, oltre ad un’area produttiva     sovracomunale ecologicamente attrezzata; per Carzeto solo la riqualificazione di un caseificio dismesso; per Diolo conferma delle aree esistenti e soltanto ampliamento di un’attività produttiva in essere.
Dopo la dichiarazione di voto fatta da Maurizio Romani a nome dei due gruppi della minoranza e preannunciante l’astensione («Visti i non grossi sconvolgimenti e tenendo conto della crisi economica in atto - ha dett o- si poteva aspettare a fare il Psc»),  controbattuta dall’assessore Pezzani sostenendo che «il Prg è già scaduto e la non adozione del Psc avrebbe, per legge, bloccato tutta l’urbanistica locale», il sindaco Salvatore Iaconi Farina ha voluto concludere la discussione con un dettagliato intervento di soddisfazione per il traguardo raggiunto, e nello stesso tempo di polemica con l’opposizione ed il suo «curioso ed ambiguo voto di astensione, contrastante la posizione che due suoi membri, già assessori nella passata amministrazione, avevano allora sostenuto e fatta poi propria anche dall’attuale a proposito di un’area a sud del capoluogo. 
«Smentendo le proprie scelte del passato - ha detto il sindaco - la minoranza ha manifestato la propria strategia politica, le finalità, gli attori, il regista, il padrone ed il mandante». 
 
Bruno Colombi