Tizzano, cede l'argine di un lago: idrovore ancora in azione per ridurre i rischi verso Reno

Gli aggiornamenti: Le idrovore hanno lavorato tutta notte e sono ancora in azione per ridurre il livello del bacino di Costa di Tizzano. Una delle sponde del laghetto è stata in parte mangiata da una nuova frana che ha colpito il  Tizzanese, e il rischio è quello che una grossa quantità di acqua possa riversarsi a valle, verso l'abitato di Reno. Sul posto i vigili del fuoco e la protezione civile.

La cronaca di ieri: C'è una nuova emergenza nel Tizzanese. E stavolta tra il capoluogo e Reno. Una frana ha eroso la sponda di un piccolo invaso d'acqua utilizzato per la pesca lungo strada Costa: Ll'argine è ora molto sottile e il rischio - come spiega il geologo dell'Università Giorgio Neri, sul posto - è che possa cedere di colpo e riversare una grossa quantità d'acqua verso valle". E in questo caso "verso valle" significa verso l'abitato di Reno, che si trova poco sotto.

Sul posto, oltre al sindaco Amilcare Bodria e i tecnici del Comune e della Protezione civile, ci sono i vigili del fuoco arrivati dal distaccamento di Langhirano. Il 115 è al lavoro per riuscire ad abbassare di un paio di metri il livello delle acque dell'invaso e a ridurre la pressione sulla sponda, così da evitare che possa crollare.

A mettere in moto la frana sono state le piogge degli ultimi giorni, che si sono aggiunte alle "colleghe" che - inarrestabili  - si sono riversate sul territorio negli ultimi mesi e che continua - purtroppo - a dare significato e concretezza alla parola "emergenza".

Ore 18,30 - Da Reno notizie un po' più tranquillizzanti: il lavoro delle idrovore dovrebbe riuscire a ridurre i rischi. La situazione resta ovviamente monitorata.

Intanto martedì mattina a Roma il presidente della Provincia Vincenzo Bernazzoli, i sindaci dei territori colpiti e i parlamentari parmigiani incontreranno la presidente della Camera Laura Boldrini.